Omocisteina alta: cosa mangiare e cibi da evitare
Omocisteina alta: cosa mangiare e consigli per abbassarla
L'omocisteina alta: quali sono i valori di riferimento e che cosa mangiare per favorire la loro normalizzazione, con la dieta mediterranea.
Francesca Antonucci Luglio 19, 2018
L’omocisteina alta è un fattore prognostico correlato all’aumento del rischio di soffrire di malattie, anche gravi, dell’apparato cardiovascolare, quali infarto, ictus, trombosi venosa, embolia, aterosclerosi e ipertensione. Un’eccessiva concentrazione nel sangue di omocisteina è stata correlata, in alcuni studi e revisioni scientifiche, anche all’aumento dell’incidenza di fratture ossee, demenza senile e morbo di Alzheimer.
La concentrazione dell’omocisteina viene rilevata mediante specifiche analisi del sangue, prescritte dal medico, per verificare un eventuale sospetto diagnostico.
Vediamo che cos’è l’omocisteina, quali sono i valori considerati normali e come, in casi di valori superiori alla norma, è possibile intervenire con l’alimentazione e lo stile di vita.
Che cos’è l’omocisteina e a cosa serveL’omocisteina è un amminoacido che deriva dal metabolismo della metionina: si tratta, in pratica, di un intermedio della trasformazione della metionina in cisteina. Questa è una via metabolica molto importate per la trasformazione e sintesi di amminoacidi che servono per la formazione delle proteine dei nostri tessuti.
Come tutte le vie metaboliche delle nostre cellule, è altamente controllata come lo è, in condizioni di buona salute, il rilascio dell’omocisteina nel circolo ematico. Fattori congeniti, deficit enzimatici, alimentazione carente di vitamina B12, altre del gruppo B e stile di vita sedentario sono tra le principali cause dello squilibrio del metabolismo dell’omocisteina. Quest’ultima danneggia le pareti dei vasi sanguigni e favorisce nel tempo lo sviluppo di patologie dell’apparato cardiovascolare.
Concentrazione di omocisteina: valori normaliI valori ematici normali di omocisteina e il loro discostamento dalla norma vengono direttamente correlati all’aumento del rischio cardiovascolare generale dell’individuo.
Vediamo quali sono i valori di riferimento per la valutazione dell’omocisteinemia:
Valori Normali (mg/dl) Valori al Limite (mg/dl) Valori Alti (mg/dl) Valori Molto Alti (mg/dl)
<150 150-199 200-499 >500
Dunque, riassumendo quanto espresso nella tabella:
valori compresi tra 16 e 30 micro-moli per litro sono associati a un aumento moderato del rischio;
valori compresi tra 31 e 100 micro-moli per litro indicano un aumento medio del rischio cardiovascolare;
valori superiori a 100 micro moli per litro sono associati a un rischio è elevato.
Consigli su alimentazione e stile di vitaNella maggior parte dei casi è piuttosto semplice controllare l’omocisteina alta: la terapia di prima linea prevede la somministrazione di acido folico, eventualmente associato con vitamina B12. Le due vitamine sono elementi indispensabili per lo svolgimento del corretto ciclo metabolico metionina-omocisteina.
Per favorire il ritorno alla corretta concentrazione di omocisteina è comunque consigliabile adottare qualche accorgimento per l’alimentazione quotidiana:
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L’acido folico è particolarmente abbondate nelle verdure del gruppo verde, come broccoli, lattuga, asparagi e spinaci, nei legumi, nelle arance e nella frutta secca.
Gli accorgimenti per la dieta sono senza dubbio di grande aiuto per favorire il mantenimento di un buono stato di salute e, anche, il controllo della concentrazione di omocisteina, tuttavia è indispensabile anche mantenere uno stile di vita attivo: la sedentarietà predispone all’obesità ed è un riconosciuto fattore di rischio per le patologie cardiovascolari.
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